La colpa grave può verificarsi quando il debitore assume un debito sproporzionato rispetto al suo patrimonio e alla sua situazione reddituale, in contrasto con il principio di ragionevolezza secondo il quale non sarebbe plausibile ripagarlo entro la scadenza prevista. Il dolo può verificarsi quando l'obbligazione viene assunta con la consapevolezza specifica che non potrà essere adempiuta al momento della scadenza.
La valutazione sulla possibilità di ripagare l'obbligazione non può basarsi esclusivamente sulla proporzione tra il valore del patrimonio o del reddito al momento dell'assunzione del debito e l'entità del debito stesso. È necessario anche esaminare se ci sono ragioni personali del debitore che gli fanno confidare nell'adempimento dell'obbligo di restituzione (in caso contrario, la previsione di legge secondo cui una condotta negligente del debitore non è sufficiente a negare il beneficio, a meno che non sia caratterizzata da una colpa particolarmente grave, perderebbe di significato, sebbene una sproporzione evidente possa indicare la mancanza di merito del debitore sovraindebitato).
Nel caso di debiti garantiti da fideiussione, è essenziale considerare anche la relazione con il debitore principale e la valutazione del merito deve essere fatta anche alla luce delle ragioni personali